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leishmania

I sintomi della leishmaniosi sui nostri cani

La Leishmania (o Leishmaniosi) nei cani e la sua trasmissibilità sono tra gli argomenti che crea più disaccordi tra gli addetti ai lavori. Circa il tema, il web è pieno di informazioni, spesso poco chiare e contrastanti. Purtroppo, questa poca chiarezza è uno dei motivi per i quali spesso sfumano tante adozioni di cani, soprattutto quelle di quattrozampe abbandonati e in cerca di casa. È bene quindi fare chiarezza, cercando insieme di capire di più sulla malattia, la sua gravità, la trasmissibilità, le cure e la prevenzione. Trattiamo l’argomento con il nostro veterinario di fiducia, Dr. Angelo Di Michele.

Partiamo dall’inizio Doc, cos’è la leshmaniosi?

E’ una malattia protozoaria che viene trasmessa da insetto vettore. Tale insetto vive oggi in tutte le regioni d’Italia e predilige le aree più calde, in generale le zone del centro e del Sud che sono infatti quelle più a rischio. La leishmania oggi è molto diffusa anche a causa del cambiamento climatico, che vede le stagioni sempre più calde tanto che sono stati trovati casi persino in Val D’Aosta e Bolzano. In Italia abbiamo soprattutto due tipi di leishmania: la tropica e l’infatum. La prima, è più sviluppata al sud mentre l’altra è quella più diffusa e si chiama così perché in passato ( prima della seconda Guerra Mondiale) colpiva i bambini più piccoli. 

Un cane come può ammalarsi di leishmania?

Il cane si ammala attraverso la puntura di un piccolo insetto chiamato flebotomo (pappatacio). C’è ne più di una specie in natura. Non è un insetto da città e predilige le aree vicino al mare, lago dove c’è vegetazione folta. Questo insetto può pungere dal tardo inverno/inizio primavera fino all’autunno. Per questo motivo è fondamentale, come già detto, la prevenzione!

Come faccio ad accorgermi che il mio cane è stato contagiato?

Purtroppo inizialmente la leishmania può manifestarsi molto lentamente ed è difficile accorgersi. Si capisce spesso quando ormai si è già in uno stato avanzato della malattia, soprattutto nei cani che vivono al Nord. Al di là dei sintomi è bene capire cosa c’è da fare per prevenire la leishmania, una malattia cronica, grave, che può provocare anche danni progressivi. Il periodo di incubazione può arrivare anche fino a 7 anni. C’è da sottolineare che il sesso, come anche l’età e la razza del cane non sono fattori significativi per l’insorgere della malattia.

Esiste un modo per avere la certezza del contagio?

Certamente. Con un semplice esame del sangue dedicato alla ricerca della leishmania, il cui esito è pronto in soli 10 minuti. Esami che si concentrano sulla ricerca anticorpale e sul numero, il dosaggio cioè degli anticorpi che si chiama “titolazione”. Se invece non si ha l’abitudine di testare periodicamente il nostro animale non ci resta che analizzarne i i segnali/sintomi:

-la sintomatologia cutanea

-alterazione del pelo

-ispessimento delle palpebre e delle zone vicino alle mucose

-forfora

-gonfiore ed estremo dolore alle articolazioni

-perdita di peso

-linfonodi ingrossati 

-unghie che crescono più velocemente

La malattia può comunque aggravarsi e colpire anche organi più importanti. In questo caso il cane sviluppa altri sintomi, ancor più importanti e seri. 

Parliamo di prevenzione. Cosa devo fare per proteggere il mio cane dalla Leishmania?

Il flebotomo trasporta il parassita e punge il nostro cane diffondendo l’infezione. Attualmente ci sono due vaccini disponibili che sono da impiegarsi in soggetti sani e che hanno più di 6 mesi di età. Poi, è importante l’impiego di formulazione a base di piretroidi sintetici, sotto forma di spot on o di collare, quindi a livello topico e di insetticidi sistemici, presi per bocca o anche in spot-on che sono molto importanti e saranno l’arma vincente in futuro. Infine, c’è la possibilità di potenziare il sistema immunitario con l’immunomodulanti, chiamati anche immunoregolatori, cioè farmaci in grado di variare l’attività del sistema immunitario. Nelle zone endemiche, inoltre, è consigliabile tenere i cani in casa durante la notte. Ricordiamoci sempre che chi ha un cane malato di leishmania ha il dovere di difendere gli altri soggetti sani, dalla trasmissione. 

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In che modo possiamo proteggere gli altri cani dal contagio?

Un padrone, se ha altri cani sani, deve proteggerli facendo loro prevenzione mentre, al cane “malato”, può somministrare per bocca insetticidi sistemici per tutto il periodo della prevenzione (aprile/novembre). Solo in questo modo si può riuscire ad impedire all’insetto, che punge il cane malato di leishmania, di morire senza che abbia la possibilità di diffondere la malattia ai cani sani. 

Quindi, se ho intenzione di adottare un cane malato di leishmania, posso mettere a rischio altri cani che già vivono con me?

La leishmania è trasmissibile, agli animali intorno, solo con la puntura del pappatacio. Ovvero, il cane malato può infettare gli altri solo attraverso questo insetto “conduttore”. In poche parole, un cane sano può ammalarsi solo se viene punto dallo stesso insetto che a sua volta è stato contagiato dopo aver succhiato il sangue dal cane malato. La probabilità è decisamente remotissima, ma c’è.

Un cane con leishmaniosi conduce una vita normale?

Si, anche se dovrà comunque per tutta la vita fare dei controlli. Una diagnosi fatta per tempo e i controlli effettuati in maniera metodica possono certamente garantire al nostro quattrozampe una buona qualità della vita. Se il soggetto è in uno stato avanzato di malattia, i danni rimangono e quindi dovrà essere maggiormente attenzionato. Se vogliamo parlare di “vita normale” come alimentazione rispondo di sì, salvo eccezioni nelle quali, se la malattia ha intaccato i reni provocando una insufficienza renale, l’alimento da somministrargli dovrà essere specifico. Tutto si può fare, basta essere a conoscenza di cosa comporta, anche sotto l’aspetto economico. Le cure possono talvolta essere complicate e generalmente si parla di effettuare una serie di punture, in un lasso di tempo, per poi far passare alcuni mesi e poi di nuovo procedere con dei controlli attraverso gli esami del sangue.

La malattia è trasmissibile tramite accoppiamento?

Non ci sono ancora studi seri a riguardo. Certamente è la coscienza che in questo caso dovrebbe entrare in gioco. La leishmaniosi canina non è trasmissibile da madre a figlio ma un cane con questa malattia sarebbe sensato non procreasse.

Un cane malato, al quale non viene fatto nessun controllo e nessuna terapia, è destinato a morire?

C’è chi sopporta la malattia a lungo e chi no. Dipende da organismo a organismo. Un cane “nordico” generalmente reagisce a questa malattia in modo violento. Cani che invece hanno sempre vissuto dove c’è la leishmania hanno una grande resistenza. 

Si può guarire dalla leishmania?

No, ma si può serenamente tenere sotto controllo grazie all’utilizzo di alcuni farmaci.

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